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Il Black Molly è la forma melanica di Poecilia sphenops

Black Molly: da Poecilia sphenops a velluto nero per i nostri acquari

IL BLACK MOLLY – Poecilia sphenops

Scopriamo insieme uno dei pesci più comuni che possiamo trovare nei nostri acquari, la cui colorazione parte dalla forma argentata che si può trovare in natura, passando a quelle ottenute tramite selezione: Red, Orange, Silver, White, Dalmata, Half Orange fino al nero vellutato dei conosciutissimi Black Molly. Di notevole successo tra gli appassionati i coda lira, commercialmente riconosciuti come Lyra Tail (vedi la mia femmina in foto).

Un maschio appartenente al ceppo che allevavo acqua tenera e acida
Una femmina di Lyra Tail che allevavo nelle mie vasche a pH 6,5

La selezione esasperata ha portato anche i cosiddetti Molly Baloon, mediamente più delicati a causa della loro conformazione fisica (selezione haimè estesa anche ad altre specie); personalmente questo tipo di selezione che comprime gli organi interni in minore spazio, non mi trova assolutamente d’accordo e per questo motivo l’acquisto di questi animali sarebbe da boicottare anche e soprattutto perché biologicamente svantaggiati in partenza.

 

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Un altro dei miei bellissimi maschi "d'acqua tenera".
Alcune delle gentili "Signore" presenti nella mia vasca

Un po’ di biologia

Diffuso in Centro e Sudamerica dal Messico alla Colombia, il nome scientifico della specie è Poecilia sphenops; appartiene quindi alla grande famiglia dei Pecilidi, cioè pesci ovovivipari, a che annovera moltissimi tra i pesci più comuni d’acquario: Guppy, Platy, Xipho……..

Anche questa specie quindi partorisce avannotti già formati: mediamente dai 20 ai 40 piccoli a seconda della taglia della madre; i parti avvengono in relazione alla temperatura dai 25 ai 28 giorni.

Generalmente i genitori non si nutrono dei propri figli, e quindi è sufficiente non avere in vasca pesci predatori come ad esempio Scalari, per riuscire ad ottenere una nutrita schiera di pargoli.

I piccoli si nutrono da subito di fine mangime sbriciolato, ma i risultati migliori li abbiamo con i naupli di artemia appena schiusi. Inoltre sarebbe buona norma nutrire i nostri “Molly” con della verdura lessata come zucchine o foglie di spinaci, essendo una specie particolarmente ghiotta di alghe, in particolare di quelle incrostanti, che sebbene non rimuova completamente (infatti non può essere annoverato tra i pesci pulitori), sbocconcella volentieri dai vetri o da altri substrati dell’acquario. Alghe che non devono mai mancare in vasche popolate da queste creature in quanto basilari per il loro benessere.

I maschi si riconoscono dalle femmine in quanto, utilizzando la fecondazione interna, sono dotati di “gonopodio”: in pratica le pinne ventrali e l’anale sono trasformati in organi sessuali.

Da osservare che la forma selvatica è di un colore sostanzialmente argenteo e la forma melanica “Black Molly” appunto, è una forma di allevamento che ha dato vita anche a variazioni nelle pinne, i coda a lira appunto come sopra menzionato.

E’ un animale che predilige una vasca con acqua dura e lievemente salmastra (2/3 grammi di sale ogni 10 L d’acqua) con temperature oscillanti tra i 22 e i 28 gradi, sebbene sopportino senza problemi  i 18 gradi in inverno come i 32 gradi in estate.

Se si tratti di animali nati in Europa possono essere allevati anche a pH lievemente acido e con durezza relativamente bassa: come per la maggioranza dei Pecilidi anche le Sphenops hanno ampi range di parametri fisico/chimici che possono soddisfare le loro esigenze vitali.

Spesso gli esemplari più belli che si trovano in commercio, provengono da allevamenti asiatici, dove viene utilizzata l’acqua di mare per indurire quella proveniente dal rubinetto, ragione per la quale può succedere che una volta introdotti nel nostro acquario, i “Molly” provenienti da quei luoghi possano essere colpiti da fungosi: piccoli batuffoli cotonosi di colore bianco.

Sarà però sufficiente un bagno di qualche giorno in acqua lievemente salata (5g/L), per guarire i nostri piccoli amici: 3 giorni in una vaschetta infermeria con qualche arredo e torneranno come nuovi!  Per aiutare la loro riabilitazione si consiglia poi per una decina di giorni di nutrirli con artemia salina congelata. Alimento che assieme ai chironomus congelati non deve mai mancare dalla somministrazione settimanale (cioè 1 volta la settimana).

Il suo habitat ideale è rappresentato da acque con abbondante presenza vegetale rappresentata da piante acquatiche o alghe.

Ecco perché anche in acquario per farli stare a proprio agio e ridurre al minimo lo stress dovremo garantire loro una fittissima vegetazione e ove ciò non sia possibile una forte presenza algale.

Un regolare cambio di acqua poi consentirà a queste simpatiche creature di allietare con i loro guizzi la nostra vasca per alcuni anni e se abituati, addirittura venire a mangiare dalle nostre mani😃

Un bellissimo maschio: sembra coperto da velluto nero!
Un primo piano di una bellissima femmina

Conclusioni

 

Tutto sommato una volta adattato, è un pesce estremamente facile da gestire, dalle poche esigenze ed è un ospite ideale per l’acquario domestico.

Come ricordato in precedenza, dato che si tratta di una specie con alimentazione a base “vegetariana”, sarebbe auspicabile l’utilizzo quotidiano di mangimi vegetali e l’aggiunta 2/4 volte la settimana di verdura lessata.

Una curiosità: anche i Black Molly, come i Poecilia velifera, possono essere adattati molto facilmente all’acqua marina, poiché sovente in natura sono presenti negli estuari dei fiumi e in zone costiere riparate come lagune e insenature con acqua ferma.

Parimenti come tutti i Pecilidi è estremamente adattabile e può essere abituato anche a pH lievemente acidi e acqua tenera: i miei esemplari in foto infatti sono vissuti e si sono riprodotti con pH tra il 6,2 e il 6,5 e KH intorno al 2/3; alimentazione variata ed appropriata ed igiene in vasca, consentono a questi pesci di colonizzare acque completamente diverse le une dalle altre, il che ne fa un ospite versatile ed ideale per diversi tipi di acquari.

 

 

© testo e foto Maurizio Vendramini per Zio Pesce Blog

Questo articolo ha 4 commenti

  1. Federico

    Pesci fantastici, li riprenderò sicuramente!

  2. Federico

    Vorrei aggiungere una nota sul temperamento. In genere sono descritti come pesci vivaci/aggressivi, ma sinceramente io in anni che li ho avuti erano tutti buonissimi. Li ho tenuti anche in compagnia dei guppy-endler (ibridi) e avevo pure continue nascite di entrambi. Sarà dovuto all habitat e alla gestione. Invece ho riscontrato la gerarchia tra maschi di xipho helleri e le grandi velifera (dominante e sottomessi sempre scacciati) e femmine tranquille e pacifiche. Per questo terrei un solo maschio in vasca di portaspada o velifera insieme a tante femmine per fare un bel gruppo. Mi sembra infine di aver notato dei possibili maschi tardivi di poecilia shenops, presunte femmine dalla pancia non eccessiva ma comunque tonda e senza gonopodio, che appena un maschio ci provava subito scappavano di corsa. Successivamente dopo anche tanto hanno sviluppato il gonopodio e si sono rivelati maschi

    1. Maurizio Vendramini

      Il comportamento spesso dipende dall’habitat, alimentazione e compagni di vasca.
      Non si può generalizzare con i Pecillidi. Avuto Xipho e zero problemi e magari Guppy esuberanti. In condizioni diverse i pesci si comportano in modo diverso.
      Il 50% del loro comportamento è scritto nel DNA. L’altro 50% è influenzato dagli elementi esterni, altrimenti non potrebbero mai adattarsi a situazioni ambientali diverse da quelle di origine, che in natura sono molto frequenti (pensiamo solo ad una piena di un corso d’acqua che può cambiare il corso).

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